Roma, 3 gen. (Adnkronos Salute) - Arriva la ricetta medica targata Ue. I
pazienti cronici potranno infatti utilizzare la prescrizione redatta
nel proprio Paese che sarà valida negli altri Stati membri. Uno
strumento utile anche per chi è affetto da malattie rare: potrà
acquistare i farmaci anche negli altri Paesi con la stessa ricetta. Una
novità a garanzia dei pazienti che viaggiano in Europa che arriva dalla
Commissione Europea, sottolinea in una nota Giovanni D'Agata, fondatore
dello 'Sportello dei Diritti', che precisa come l'importante
provvedimento, la direttiva 2012/52, sia stato approvato il 20 dicembre
scorso e introduca regole comuni per identificare i medici, i pazienti e
i prodotti prescritti.
Il numero di prescrizioni transfrontaliere - si ricorda - rappresenta
lo 0,02%-0,04% di tutte le prescrizioni dell'eurozona, per un totale di
2,3 milioni all'anno. La nuova normativa Ue servirà a creare un elenco
minimo di elementi mediante i quali al paziente che si sposta al di
fuori dei propri confini nazionali possa essere riconosciuta la ricetta.
Per mezzo di tali informazioni essenziali, infatti, le farmacie
potranno verificare l'autenticità la prescrizione medica. Il Commissario
europeo per la Salute e la Politica dei consumatori Tonio Borg ha
ricordato che "l'anno scorso, la Commissione ha adottato una
legislazione sui diritti dei pazienti per l'assistenza sanitaria
transfrontaliera. L'adozione odierna di un codice di condotta per le
prescrizioni transfrontaliere è un ulteriore passo essenziale per il
raggiungimento dell'obiettivo principale di questa normativa: garantire
che il diritto dei pazienti di accesso alle cure di buona qualità nei
confini dell'Unione europea diventi una realtà". E ha precisato che
"queste regole aiuteranno sicuramente i pazienti che viaggiano in un
altro Stato membro a ottenere le medicine di cui hanno bisogno nel Paese
in cui si trovano".
La Commissione - prosegue la nota - ha precisato che "per gruppi
specifici di pazienti il riconoscimento delle prescrizioni
transfrontaliere farà una differenza importante". In tali categorie
rientrano i malati affetti da patologie croniche, che in questo modo
avranno la garanzia di poter viaggiare senza temere di rimanere
sprovvisti di farmaci o coloro che sono affetti dalle cosiddette
malattie rare, e che così saranno agevolati nel poter reperire farmaci
al di là dei propri confini nazionali.
La direttiva dovrà essere adottata entro il 25 ottobre 2013 dai Paesi
Membri e in particolare ha stabilito che dovranno divenire uniformi i
dati che permettono di identificare facilmente il paziente, il medico
prescrittore e il prodotto prescritto, che potranno essere sia farmaci
che dispositivi medici. Per ciò che riguarda i dettagli, i farmaci
dovranno essere indicati attraverso la denominazione generica (salvo per
quelli biologici), in modo da consentire una più semplice e corretta
identificazione dei prodotti venduti nell'area unica sotto diverse
denominazioni commerciali, nonché dei prodotti posti in vendita solo in
alcuni Stati Membri. D'altro canto, la normativa non prevede nessuna
limitazione per ciò che riguarda la forma, l'aspetto o la lingua in cui è
redatta la prescrizione. Né sussisterà alcun vincolo circa ulteriori
elementi, in linea con le pratiche nazionali, che i medici aggiungono
alla prescrizione.