La «scorciatoia» per ottenere la laurea fasulla in odontoiatria e l’
iscrizione all’ Ordine dei medici passava per un vero dentista con tanto
di studio in via Ripamonti. Almeno questo speravano una quindicina di
studenti universitari che hanno sborsato una somma ingente di denaro per
«regolarizzare» la loro pratica. Cifre che andavano da 5 mila a 100
mila euro. Una vera follia. Ma anche un truffa nella quale sono caduti
un gruppo di studenti (alcuni figli di dentisti milanesi) dai
comportamenti non proprio cristallini. Un business stroncato dagli
agenti della squadra mobile che hanno denunciato il dentista (45 anni),
quattro suoi complici e 4 studenti «laureati» che, esibendo un’
autocertificazione fasulla, erano già iscritti all’ Ordine dei medici e
degli odontoiatri della provincia di Milano. «Un falso che sarebbe
comunque stato scoperto alle prime verifiche», ha detto il capo della
mobile Alessandro Giuliano. Il medico-truffatore era a conoscenza di un
dato incontrovertibile: con il numero chiuso per entrare alla facoltà di
odontoiatria, molti degli esclusi si sono iscritti all’ università di
Arad, Romania, a 90 chilometri dall’ aeroporto di Timisoara. Una buona
facoltà straniera «invasa» da circa 800 studenti italiani, l’ 80 per
cento provenienti dal Sud. Alcuni di loro, dopo aver superato pochi
esami in Romania, erano tornati in Italia perché sapevano di un
professore che «aggiustava» le pratiche. E trovava il modo di
confezionare la «pratica» e fare l’ iscrizione all’ Ordine. In realtà
gli studenti, nonostante i soldi sborsati (il prof presentava un amico
come il segretario dell’ Ordine e vantava amicizie all’ università
Statale), non hanno poi avuto accesso all’ Ordine. «Presentate un’
autocertificazione che poi ci penso io» aveva detto il dentista di via
Ripamonti. La polizia, indagando su un’ altra indagine, ha intercettato
il falso professore. Da lì è partita l’ inchiesta. I denunciati dovranno
rispondere di truffa aggravata, falso, sostituzione di persona, furto
di un timbro universitario e tentativo di accesso abusivo al sistema
informatico dell’ università.
Alberto Berticelli
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/19/Pagavano_per_diventare_dentisti_co_7_120119027.shtml
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