domenica 27 gennaio 2013

HealthSpot: visite mediche a distanza



HealthSpot
Una stazione di telemedicina dentro la quale farsi visitare da un medico distante anche migliaia di chilometri: non è fantascienza ma una delle novità presentate all’International Ces 2013, fiera dell’elettronica di consumo di Las Vegas (8-11 gennaio 2013).
Si chiama HealthSpot ed è un chiosco grande otto metri per cinque, al cui interno sono installate molte apparecchiature mediche attivabili e manovrabili a distanza da un professionista.
Una volta che un paziente entra al suo interno e contatta il medico, quest’ultimo può visitarlo a distanza.
Per farlo ha a disposizione uno stetoscopio, per misurare i battiti cardiaci, un misuratore di pressione, un termometro e vari altri dispositivi che gli consentiranno di eseguire la diagnosi e di prescrive la terapia più adatta.
Queste cabine potranno trovare spazio negli ambienti più disparati, dalle scuole ai supermercati, fino ai Paesi in cui le strutture sanitarie e il personale medico non sono adeguati.
I primi modelli verranno sperimentati negli Stati Uniti a partire da marzo, per maggiori informazioni potete visitare il sito internet dedicato.

domenica 13 gennaio 2013

LA FEDER.S.P.EV. FEDERAZIONE NAZIONALE SANITARI PENSIONATI E VEDOVE mette a disposizione 5 PREMI DI STUDIO Per orfani di sanitari

5 PREMI DI STUDI
Per orfani di sanitari (farmacisti, medici, veterinari) laureati da non più di 3 anni nelle seguenti Facoltà/Scuole (indicate ogni anno)
 FARMACIA
MEDICINA
VETERINARIA

Facoltà/Scuole indicate per il bando con scadenza 28.02.2013
ARCHITETTURA
 PSICOLOGIA

LA FEDER.S.P.EV. FEDERAZIONE NAZIONALE SANITARI PENSIONATI E VEDOVE mette a disposizione
5 PREMI DI STUDIO DI EURO 1.550,00 CIASCUNO
da assegnare per il 2013 a 5 Orfani di Sanitari (Medici, Veterinari e Farmacisti) il cui genitore superstite sia iscritto alla Federazione da almeno un anno, per un lavoro individuale originale su argomenti di medicina, chirurgia, veterinaria, farmacia, psicologia ed architettura.
Lʼattribuzione dei Premi di Studio sarà predisposta da apposita persona delegata dal Comitato Direttivo Nazionale della FEDER.S.P.EV. che si avvarrà del giudizio insindacabile di apposite Commissioni costituite per ogni disciplina. Il concorso è riservato ai laureati negli anni accademici 2010/11/12; è escluso colui che abbia già vinto una di dette Borse negli anni precedenti.
Il Concorrente dovrà inviare entro il 28 Febbraio 2013 al Delegato nazionale Prof. Silvio Ferri Presidente della Sezione Provinciale FEDER.S.P.EV. di Bologna, c/o Ordine dei Veterinari di Bologna, Via C. Boldrini, 22 – 40121 Bologna – tel. 051.249196 – 051.245608.
un plico raccomandato contenente:
  1. 1)  Domanda su carta semplice con la dichiarazione, sotto propria responsabilità, dei dati anagrafici (compreso lo stato di Orfano di Sanitario il cui genitore superstite sia iscritto alla FEDER.S.P.EV. da non meno di un anno) della residenza e della data di laurea, indicando a quale disciplina, (Medicina, Farmacia,ecc.) lʼelaborato si riferisce. La veridicità dei dati dichiarati potrà essere accertata, a sua discrezione, dalla Federazione. La falsità di uno qualunque dei dati richiesti comporta lʼesclusione dallʼassegnazione dei Premi di Studio, come pure la non osservanza dei seguenti punti 2 e 3.
  2. 2)  Busta chiusa, senza alcuna indicazione esterna, contenente il testo dellʼelaborato, lavoro individuale, dattiloscritto o stampato, non firmato, contraddistinto da un motto allegato e da tre copie del lavoro.
  3. 3)  Altra busta chiusa, senza alcuna indicazione esterna contenente le generalità del partecipante, data di laurea, curriculum professionale, ed il motto dal medesimo prescelto.
N.B. – Il concorso è riservato ai Laureati negli anni 2010/2011/2012 (ossia nel triennio precedente il concorso, e non come erroneamente ri- portato nei numeri precedenti).
Gli elaborati non verranno restituiti e rimarranno in giacenza presso la FEDER.S.P.EV. per la durata di 2 anni.
Sul retro della busta di invio contenente il plico raccomandato, apporre, oltre al nome e indirizzo del Concorrente, anche la disciplina cui lʼela- borato si riferisce (es. Medicina, Veterinaria ecc.).
A) Medicina
Chirurgia e Odontoiatria
B) Veterinaria
C) Farmacia
D) Psicologia
E) Architettura
: Lavori di Patologia e clinica medica, chirurgia ed odontoiatria
: Lavori di Patologia e clinica veterinaria.
: Lavori di farmacologia.
: Lavori su una delle materie dellʼindirizzo prescelto.
: Lavori su una delle materie dellʼindirizzo prescelto.
Qualora per uno o più argomenti indicati ai punti B – C – D – E, non pervenissero lavori, i Premi da assegnare resteranno in numero di 5 e verranno attribuiti, in ordine di graduatoria, ai lavori svolti per il gruppo A, o in subordine alla disciplina con il maggior numero di concorrenti.
I Premi di Studio verranno assegnati il 21 Aprile 2013, giorno dell’inaugurazione del 50° Congresso della FEDER.S.P.EV. a Tivoli Terme.
DETTI PREMI SONO STATI PROMOSSI:
Dalla FEDER.S.P.EV. Nazionale con il contributo della Tesoreria Centrale e delle eventuali Sezioni Provinciali; dal Presidente Nazionale Dr. Eumenio Miscetti in memoria della signora Lina e dalla sig.ra Rosa Anna Galanzi in memoria del marito Dr. Antonio Cicognani.
Tutti i contributi dovranno pervenire alla nostra sede centrale entro il 28 Febbraio 2013

Giovani Medici: “Bianco si dimetta dalla Fnomceo”

“L’Istituzione ordinistica non può essere ricondotta a una parte politica, qualunque essa sia”. Per questo il Segretariato dei Giovani Medici chiede al presidente della Federazione degli Ordini medici, candidato Pd alle prossime elezioni, di dimettersi o autosospendersi dalla presidenza Fnomceo.

10 GEN – “È legittima la candidatura del presidente Amedeo Bianco alle elezioni politiche, ma riteniamo che siano opportune le dimissioni dello stesso, o quanto meno un’autosospensione, dalla Presidenza della Fnomceo. L’Istituzione ordinistica non può essere ricondotta ad una parte politica, qualunque essa sia”. Questa la posizione del Segretariato Italiano Giovani Medici (Sigm) sulle intenzioni del presidente Bianco di “non lasciare la presidenza”, dichiarate dallo stesso Bianco in un’intervista diffusa ieri dall’ufficio stampa della Federazione.
“Né d’altra parte – secondo il Sigm -, convince la giustificazione addotta per le mancate dimissioni: se passasse la tesi che tale decisione possa sostanziarsi nel fatto che sia stato il ‘ruolo in Fnomceo il polo di attrazione per la scelta del Pd’ di proporre la candidatura al Presidente Bianco, allora si creerebbe un precedente pericoloso per l’istituzione che è anche organo di garanzia per la professione medica”.
Per questo i Giovani Medici invitano il presidente Bianco a “riconsiderare la propria posizione ed a trarne le opportune conseguenze”.

sabato 5 gennaio 2013

Arriva ricetta 'targata' Ue valida in tutti Stati membri

Roma, 3 gen. (Adnkronos Salute) - Arriva la ricetta medica targata Ue. I pazienti cronici potranno infatti utilizzare la prescrizione redatta nel proprio Paese che sarà valida negli altri Stati membri. Uno strumento utile anche per chi è affetto da malattie rare: potrà acquistare i farmaci anche negli altri Paesi con la stessa ricetta. Una novità a garanzia dei pazienti che viaggiano in Europa che arriva dalla Commissione Europea, sottolinea in una nota Giovanni D'Agata, fondatore dello 'Sportello dei Diritti', che precisa come l'importante provvedimento, la direttiva 2012/52, sia stato approvato il 20 dicembre scorso e introduca regole comuni per identificare i medici, i pazienti e i prodotti prescritti.
Il numero di prescrizioni transfrontaliere - si ricorda - rappresenta lo 0,02%-0,04% di tutte le prescrizioni dell'eurozona, per un totale di 2,3 milioni all'anno. La nuova normativa Ue servirà a creare un elenco minimo di elementi mediante i quali al paziente che si sposta al di fuori dei propri confini nazionali possa essere riconosciuta la ricetta. Per mezzo di tali informazioni essenziali, infatti, le farmacie potranno verificare l'autenticità la prescrizione medica. Il Commissario europeo per la Salute e la Politica dei consumatori Tonio Borg ha ricordato che "l'anno scorso, la Commissione ha adottato una legislazione sui diritti dei pazienti per l'assistenza sanitaria transfrontaliera. L'adozione odierna di un codice di condotta per le prescrizioni transfrontaliere è un ulteriore passo essenziale per il raggiungimento dell'obiettivo principale di questa normativa: garantire che il diritto dei pazienti di accesso alle cure di buona qualità nei confini dell'Unione europea diventi una realtà". E ha precisato che "queste regole aiuteranno sicuramente i pazienti che viaggiano in un altro Stato membro a ottenere le medicine di cui hanno bisogno nel Paese in cui si trovano".
La Commissione - prosegue la nota - ha precisato che "per gruppi specifici di pazienti il riconoscimento delle prescrizioni transfrontaliere farà una differenza importante". In tali categorie rientrano i malati affetti da patologie croniche, che in questo modo avranno la garanzia di poter viaggiare senza temere di rimanere sprovvisti di farmaci o coloro che sono affetti dalle cosiddette malattie rare, e che così saranno agevolati nel poter reperire farmaci al di là dei propri confini nazionali.
La direttiva dovrà essere adottata entro il 25 ottobre 2013 dai Paesi Membri e in particolare ha stabilito che dovranno divenire uniformi i dati che permettono di identificare facilmente il paziente, il medico prescrittore e il prodotto prescritto, che potranno essere sia farmaci che dispositivi medici. Per ciò che riguarda i dettagli, i farmaci dovranno essere indicati attraverso la denominazione generica (salvo per quelli biologici), in modo da consentire una più semplice e corretta identificazione dei prodotti venduti nell'area unica sotto diverse denominazioni commerciali, nonché dei prodotti posti in vendita solo in alcuni Stati Membri. D'altro canto, la normativa non prevede nessuna limitazione per ciò che riguarda la forma, l'aspetto o la lingua in cui è redatta la prescrizione. Né sussisterà alcun vincolo circa ulteriori elementi, in linea con le pratiche nazionali, che i medici aggiungono alla prescrizione.

martedì 16 ottobre 2012

Dirigenza medica e medici convenzionati in pensione a 70 anni: i Giovani Medici chiedono alla FNOMCeO di tutelare le giovani generazioni

I Giovani Medici esprimono rammarico per la presa di posizione di alcuni autorevoli sindacati a favore dell’innalzamento del limite massimo di pensionamento a 70 anni, invece che agli attuali 67 anni. Non si può non rilevare come non sia stato avviato preliminarmente un utile ed opportuno confronto su tale iniziativa, peraltro avanzata in sordina in sede Parlamentare, che presenterebbe delle ulteriori ricadute nefaste sul presente di tanti giovani colleghi precari e sul futuro di tanti medici in formazione, che aspirano legittimamente ad una realizzazione professionale ed esistenziale, ma che sanno già di essere “condannati” a non percepire una pensione che possa garantire un adeguato sostentamento alla fine della carriera lavorativa.
Senza voler entrare nel merito della dialettica sindacale, si rafforzano le perplessità dei Giovani Medici (SIGM) in merito all’opportunità per i giovani di aderire e rinforzare le file della Manifestazione indetta dai sindacati per il 27 ottobre 2012: le premesse su cui si fondano le ragioni della manifestazione sono in gran parte condivisibili, ma scarsa credibilità possono vantare agli occhi dei giovani i principali promotori di tale iniziativa, i quali, nel bene e nel male, sono stati parte attiva nella determinazione delle politiche professionali poco lungimiranti e gerontocratiche assunte in sanità negli ultimi lustri, ed i cui effetti nefasti sono stati messi in evidenza dall’imperversare dell’attuale profonda crisi economico-finanziaria.
Ma la scarsa attenzione riposta nei confronti delle giovani generazioni da parte delle varie articolazioni della Professione, in vero, hanno radici più lontane: basti pensare, a titolo esemplificativo, all’iniquo inquadramento degli specializzandi nella Gestione Separata INPS, ed ancora alla mancata adozione di un contratto di formazione per i medici in formazione specifica di medicina generale.
Il SIGM è, altresì, perplesso sulla mancata presa di posizione della FNOMCeO sul tema in questione e rivolgono un pubblico appello per un intervento immediato dei vertici della Federazione a tutela delle giovani generazioni, prima che si consumi un vero e proprio conflitto intergenerazionale all’interno della categoria.
Ad ogni modo, sembrano ormai maturi i tempi per una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità da parte delle giovani generazioni, che sono chiamate a difendere la tenuta di un SSN equo, solidale e pubblico, non limitandosi a dire dei “no”, ma avanzando proposte concrete che dovrebbero fondarsi su un preliminare rinnovo della mentalità e del sistema valoriale di riferimento della Professione Medica.

Il Consiglio Esecutivo SIGM

Dirigenza medica e medici convenzionati in pensione a 70 anni: monta la polemica.

Dopo la presa di distanza del Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che si è dichiarato contrario ad una Sanità “Jurassic Park”, ed in queste ore anche di altri parlamentari di tutti gli schieramenti, monta la polemica tra i sindacati medici a seguito dell’approvazione di un emendamento all’art. 4 del Decreto Balduzzi che introdurrebbe la possibilità per i dirigenti medici ospedalieri di andare in pensione a 70 anni, invece che agli attuali 67 anni, prevedendo peraltro che la permanenza in servizio del dirigente interessato dovrà avvenire senza che l’azienda aumenti il numero complessivo dei propri dirigenti (http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=11280).
È, infatti, lo SMI (Sindacato Medico Italiano) a puntare il dito contro un’analoga richiesta di ritardo del pensionamento, che avrebbero formulato in sede Parlamentare alcuni sindacati del territorio a favore dei medici convenzionati (http://www.sindacatomedicitaliani.it/smi/?content=decretoalzamentoeta).
Senza voler entrare nel merito della dialettica sindacale, crescono le perplessità dei Giovani Medici in merito all’opportunità per i giovani di aderire e rinforzare le file della Manifestazione indetta dai sindacati per il 27 ottobre 2012: trattasi, infatti, per la maggior parte delle medesime sigle che hanno richiesto o sostenuto in sede Parlamentare l’innalzamento dell’età massima per l’entrata in quiescenza.
Non sfuggono gli effetti deleteri di tale norma nei confronti delle giovani generazioni di medici (di quelli che aspirano ad entrare nel SSN e di quelli che da anni vivono la condizione del precariato, siano essi titolari di contratto a tempo determinato o di contratti atipici che non offrono né le tutele minimali nè compensi dignitosi), peraltro già “condannate” a non percepire una pensione che possa garantire un adeguato sostentamento alla fine della carriera lavorativa.
Le premesse su cui si fondano le ragioni della Manifestazione sono in gran parte condivisibili, ma scarsa credibilità possono vantare agli occhi dei giovani i principali promotori di tale iniziativa, i quali, nel bene e nel male, sono stati parte attiva nella determinazione delle politiche professionali poco lungimiranti e gerontocratiche assunte in sanità negli ultimi lustri, ed i cui effetti nefasti sono stati messi in evidenza dall’imperversare dell’attuale profonda crisi economico-finanziaria.
Ma le perplessità sulla scarsa attenzione riposta nei confronti delle giovani generazioni a causa della deriva “sindacalista” della professione, in vero, hanno radici più lontane: basti pensare, a titolo esemplificativo, all’iniquo e sbagliato inquadramento degli specializzandi nella Gestione Separata INPS, ed ancora alla mancata adozione di un contratto di formazione per i medici in formazione specifica di medicina generale.
Alla luce dei fatti, pertanto, non si può escludere che dietro i buoni propositi dichiarati vi sia un malcelato interesse di parte di chi ha una breve prospettiva di attività nel SSN, e non la indispensabile visione di sistema che, invece, avrebbe richiesto il coinvolgimento ed il confronto preliminare con base del presente e futuro SSN, ovvero i giovani, prima di assumere iniziative che nel breve periodo avvantaggino esclusivamente chi è prossimo alla fuoriuscita del sistema e che nel medio-lungo termine si ripercuotano negativamente sulle giovani generazioni.
Sembrano ormai maturi i tempi per una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità da parte delle giovani generazioni, che sono chiamate a difendere la tenuta di un SSN equo, solidale e pubblico, non limitandosi a dire dei “no”, ma avanzando proposte concrete che dovrebbero fondarsi su un preliminare rinnovo della mentalità e del sistema valoriale di riferimento della Professione Medica.
Il Consiglio Esecutivo SIGM

lunedì 20 agosto 2012

Giovani medici: “Subito una riforma del percorso formativo pre e post laurea”

Per il Segretariato dei giovani medici (Sigm) è "l'unica occasione" per rilanciare le giovani generazioni di medici e per rovesciare le logiche che hanno indebolito il Ssn e contribuito alla creazione dell'attuale crisi. L’auspicio è che le Istituzioni aviino i lavori per questa riforma già dal prossimo autunno.

20 AGO - In una lettera contenente “riflessioni di mezza estate su presente e futuro della condizione dei giovani medici italiani” il Consiglio Esecutivo del Segretariato dei giovani medici (Sigm) rimarcano come la sfida per del futuro sarà rappresentata dalla competitività tra sistemi e modelli assistenziali e tra le professionalità mediche operanti nei differenti contesti UE. Per non alimentare il gap tra i medici italiani e quelli di altre nazioni, oggi esistente, “è necessario invertire da subito la tendenza, ponendo in essere le condizioni per fornire ai giovani medici le condizioni ambientali, organizzative e strutturali necessarie ad esprimersi ed accrescersi professionalmente”. A questo scopo i Giovani Medici chiedono al più presto una riforma del percorso formativo pre e post laurea in Medicina, auspicando che le istituzioni competenti avviino i lavori per tale riforma già a partire dal prossimo autunno. Anche per superare "le logiche e gli schemi" che hanno "contribuito a creare la debolezza strutturale del sistema sanitario su cui la crisi si è impiantata".

Ecco il testo integrale della lettera aperta che il Consiglio Esecutivo del Sigm ha scritto ai colleghi giovani medici.

"Cari Colleghi,

in piena pausa estiva dalle attività, per chi ovviamente se la può permettere, riteniamo opportuno condividere con voi alcune riflessioni sul presente e futuro della condizione dei giovani medici italiani. Già da più parti è stato annunciato l’ingresso, a partire dal prossimo autunno, di un periodo denso di sacrifici e restrizioni, alla luce di una profonda e persistente crisi economico-finanziaria che non sta risparmiando e non risparmierà la Sanità al pari di tutti gli altri settori produttivi e sociali. Nonostante ciò, confidiamo che la predetta crisi possa rappresentare un’importante occasione per cambiare in meglio il sistema Salute del nostro Paese e per rinnovare la Professione Medica, rivedendo gli assetti attuali e superando logiche e schemi che hanno ingessato e sclerotizzato i meccanismi di incentivazione del merito e della realizzazione dei giovani, contribuendo da lontano a creare la debolezza strutturale su cui la crisi si è impiantata.

Le variazioni demografiche, unitamente allo spostarsi del bisogno di salute dall’ospitalità al territorio, non hanno parimenti registrato l’adozione di politiche professionali oculate e rispettose di un patto generazionale nei fatti mai sancito: difatti, come è noto, i giovani medici non potranno godere di una tutela previdenziale degna di tale definizione, tanto meno potranno avere riconoscimenti (in termini economici e sociali), lontanamente paragonabili a quelli delle generazioni che li hanno preceduti.

Il futuro dovrà essere opportunamente orientato ed incardinato verso la qualità professionale e la produttività, il che richiede un’adeguata formazione e professionalizzazione del medico, tale da essere spendibile nel contesto UE ed internazionale. L’Europa senza confini è ormai una consolidata realtà sia per cittadini (Trattato di Schengen) che per i medici (D.Lgs 368/99 di "Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli"), ma anche per i pazienti (Direttiva UE 24/2011 sulla “cross-border Healthcare”: in vigore dal marzo 2013, consentirà a tutti cittadini comunitari di andarsi a curare in un altro stato membro alle stesse condizioni offerte dal proprio stato di appartenenza).

Il tema centrale dei prossimi anni sarà rappresentato, pertanto, dalla competitività tra sistemi e modelli assistenziali e tra le professionalità mediche operanti nei differenti contesti UE. Per riassumere in una battuta quanto prima affermato, l’unica occasione di rilancio per le giovani generazioni di medici è rappresentata dalla formazione e professionalizzazione, ovvero dalla possibilità di raggiungere una piena maturità ed autonomia professionale in tempi adeguati, unitamente ad avere giuste opportunità di progressione di carriera, quanto di arricchimento sociale ed umano. Non si può e non si deve continuare ad alimentare il gap con i pari età delle altre nazioni, ma è necessario invertire da subito la tendenza, ponendo in essere le condizioni per fornire ai giovani medici le condizioni ambientali, organizzative e strutturali necessarie ad esprimersi ed accrescersi professionalmente.

Ai colleghi meno giovani (intendendo col concetto di “giovinezza” non una condizione anagrafica, bensì mentale) che si sono fatti interpreti di un sistema non più attuale e non più sostenibile, e che sono stati concausa delle criticità che investono la condizione dei giovani medici italiani (siano essi in formazione specialistica o specifica di medicina generale, ricercatori o dipendenti o convenzionati) i Giovani Medici (SIGM) offrono il loro entusiasmo, fermamente legato al realismo che si conviene a questo momento storico, ed il loro contributo per un confronto costruttivo e rispettoso, finalizzato a superare il gap tra generazioni e per prevenire l’altrimenti inevitabile conflitto intergenerazionale, i cui presupposti sono sotto gli occhi di tutti.

Comprendiamo le insicurezze ed il nervosismo che conseguono allo sgretolarsi di un sistema di cui si è stati protagonisti, ma, forti della nostra buona fede e delle nostre idee, non ci facciamo né inibire né intimorire da nessuno. Ciò detto, a fronte della nostra disponibilità e comprensione, chiediamo che vengano abbandonate vecchie pratiche tendenti a cercare di sminuire o, talora, addirittura a mistificare il messaggio ed il lavoro del proprio interlocutore, distraendo le energie in sterili polemiche che probabilmente rappresentano il pretesto per temporeggiare e per giustificare surrettiziamente la mancata volontà di cambiare l’attuale stato delle cose.

Serve non solo una chiara presa di posizione a favore del cambiamento, ma è ormai indifferibile il superamento dell’attuale sistema: rinunciare a qualche diritto acquisito (che talora assume i contorni di privilegio) a favore dei giovani camici bianchi è un dovere a cui non ci si può più sottrarre. Ma per fare ciò, occorre superare la logica di parte ed imparare a guardare all’insieme: tutti noi, giovani e meno giovani, facciamo parte di un sistema complesso ed in divenire ed, in una logica di interazione, è chiaro che le scelte dei singoli finiscono per ricadono su tutti.

Ai colleghi giovani il SIGM rinnova un accorato appello a convergere ed a fare quadrato, nel convincimento forte di essere un importante substrato associazionistico espressione del mondo giovanile, il cui contributo, libero da condizionamenti e da costrizioni, ha dimostrato di essere in grado di riaprire il dibattito sulla condizione dei giovani medici italiani dopo anni di immobilismo e di assuefazione, nei quali chi avrebbe dovuto compiere delle scelte di strategica importanza per il futuro dei giovani colleghi è stato invece distratto dal mantenere o addirittura incrementare le posizioni ed i privilegi acquisiti.

In conclusione, i Giovani Medici italiani auspicano che le Istituzioni (siano esse accademiche, politiche e professionali) che sovrintendono alla formazione medica vogliano realmente porre in essere a partire dal prossimo autunno una riforma del percorso formativo pre e post-lauream (con particolare riferimento alla formazione specialistica ed alla formazione specifica di medicina generale) che metta le future generazioni di medici nelle condizioni di essere protagoniste della sanità del XXI secolo, con particolare riferimento alla continuità ed integrazione delle cure, all’aggiornamento professionale continuo attraverso l’accesso alle evidenze scientifiche ed all’addestramento sul campo, al confronto su base internazionale, all’approccio olistico ed alla riscoperta del rapporto medico-paziente".

Il Consiglio Esecutivo Sigm

martedì 7 agosto 2012

Milano. Ordine dei medici attiva ‘sportello’ dedicato ai neo laureati

 

Verranno offerte gratuitamente consulenze su sbocchi professionali, primi passi nella professione e indicazioni di vario genere. Lo sportello è attivo il martedì dalle 14 alle 16. Per prendere appuntamento si può chiamare lo 02.864711 o mandare una mail a info@omceomi.it.

17 LUG – Consapevoli delle difficoltà che i neo-laureati incontrano all’inizio della loro carriera professionale, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano ha deciso l’attivazione di uno “sportello” dedicato ai Giovani Medici. “Per un Ordine sempre più vicino alle esigenze dei giovani colleghi”, ha commentato Martino Trapani, specialista in Igiene e Sanità Pubblica a cui sarà affidata in via principale tale consulenza.
I giovani medici sono coloro che risentono più di altri della crisi contingente e che, con grande difficoltà, riescono ad entrare nel mondo del lavoro, con tutte le conseguenze del caso: incertezze nella sfera privata, mancanza di progettualità e crescita professionale, problemi nella maturazione della pensione. Si è deciso per questo di offrire consulenze gratuite su sbocchi professionali, primi passi nella professione, contratti di formazione, assunzioni, tematiche amministrative, diritti e doveri, etc.
Lo “sportello” si affianca agli altri servizi già offerti dall’Ordine dei Medici di Milano agli iscritti, giovani e non: uno “sportello” di consulenza legale, uno di consulenza fiscale, uno dedicato alle pari opportunità e a Colleghe in gravidanza e puerperio, uno dedicato alla Continuità Assistenziale nonché uffici e Consiglieri esperti in tematiche Enpam e previdenziali in genere, in tematiche proprie della Dirigenza Medica o della Medicina Convenzionata.
Lo sportello dei Giovani Medici è attivo il martedì dalle 14,00 alle 16,00. Come per gli altri servizi offerti dall’Ordine di Milano, gli iscritti dovranno chiedere un appuntamento chiamando allo 02.86.47.11 o mandando un e-mail: info@omceomi.it.
Ricordiamo che la sede dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è a Milano in Via Lanzone n. 31.
17 luglio 2012
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=10011

giovedì 12 luglio 2012

Come sara’ sanità del futuro? Ricerca traccia scenari 2020

Roma, 11 lug. (Adnkronos Salute) – Pazienti sempre più informati e consapevoli, utilizzo crescente delle nuove tecnologie, cure standardizzate per le patologie più complesse, maggiore trasparenza e competitività, gestione integrata dell’assistenza. Sono i pilastri della sanità del futuro, in Italia come negli altri Paesi economicamente più avanzati, secondo una ricerca che sulla base dei trend già oggi evidenti, delinea la struttura dei sistemi sanitari nel 2020. La sanità come la conosciamo oggi, sembra infatti destinata a finire, soprattutto per l’aumento dei costi non più sostenibile.
“In tutti i sistemi sanitari nazionali delle economie mondiali più avanzate – evidenzia il report di Bain and Company, società di consulenza – nei prossimi 10 anni assisteremo a più cambiamenti di quanti ne abbiamo visti negli ultimi 50. Dati gli elevati, a volte drammaticamente elevati, livelli di debito pubblico” con cui sono alle prese i Paesi occidentali, “non sarà più possibile finanziare le strutture e il sistema attuale di erogazione dei servizi sanitari, mentre la domanda di servizi sanitari continuerà a crescere”. In Italia si prevede che la spesa sanitaria pubblica crescerà fino al 2030 dello 0,6% del Pil, al di sotto del +1,5% della Francia, del +2% del Canada, del +3,3% della Gran Bretagna e lontano dal +5,5% degli Usa.
Tant’è. La necessità e l’urgenza di ridurre i costi della sanità e l’aumento dei bisogni e, dunque, della domanda condizioneranno l’evoluzione del sistema, in Italia e non solo, accelerando “il processo di aggiustamento e cambiamento delle modalità di erogazione dei servizi”, secondo la ricerca. Giocoforza, “il sistema si evolverà verso una maggiore efficienza – spiega Lorenzo Ferroni, partner di Bain and Company – grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie e alla messa in rete, alla maggiore consapevolezza dei pazienti, alla standardizzazione dei protocolli di cura. Si va verso la gestione integrata dell’assistenza sanitaria, una maggiore trasparenza e più competitività, visto che per restare sul mercato saranno necessari prodotti realmente innovativi ed efficaci”.
Questi i trend, analizzati dalla ricerca, che daranno il volto alla sanità del futuro:
- CONSUMERIZZAZIONE. Già oggi i pazienti ‘studiano’ e si informano, soprattutto grazie al web. Nel 2020 avranno un ruolo molto più centrale di quello che ricoprono oggi: i pazienti consapevoli, che vogliono capire quali servizi e quali cure stanno pagando, di tasca propria o indirettamente, non saranno un’eccezione, ma la regola. Fra fornitori di servizi e produttori del sistema sanitario la competizione si accenderà proprio sulla comunicazione ai cittadini-pazienti.
- DIGITAL HEALTH. L’utilizzo crescente di strumenti e reti tecnologiche consentirà ai pazienti di comunicare informazioni sul proprio stato di salute o di riceverne per esempio sulla gestione della terapia: questo, sottolinea Ferroni, “cambierà il modo con cui medici e ospedali operano, così come la possibilità di consultare online i contenuti, razionalizzati e organizzati, di studi, pareri, protocolli e modalità di rimborso avrà un forte impatto sulle terapie che verranno utilizzate”.
- TRASPARENZA. La mole di informazioni accessibili online e la loro sempre maggior disponibilità spingerà il paziente a selezionare le strutture dove potersi curare sulla base dei risultati ottenuti in una determinata patologia. Medici, ospedali e Asl dovranno confrontarsi e misurarsi continuamente con il mercato, modificando anche i propri sistemi di gestione.
- GESTIONE INTEGRATA. Nel 2020, conclude la ricerca, le inefficienze degli attuali sistemi si risolveranno anche grazie alla creazione di network integrati dei diversi soggetti che erogano servizi sanitari, anche basati su schemi di compensazione fortemente legati ai risultati ottenuti. Al centro c’è il medico di famiglia, gli ospedali saranno sempre meno e più specializzati, le società di assicurazione avranno un ruolo sempre più significativo.

venerdì 18 maggio 2012

Sportello giovani medici all' ordine dei medici di milano per essere piu' vicino alle esigenze dei giovani colleghi


 
Consapevoli delle difficoltà che i neo-laureati incontrano all’inizio della loro carriera professionale, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano ha deciso l’attivazione di uno “sportello” dedicato ai Giovani Medici. “Per un Ordine sempre più vicino alle esigenze dei giovani colleghi”, commenta Martino Trapani, a cui sarà affidata in via principale tale consulenza. . I giovani medici sono coloro che risentono più di altri della crisi contingente e che, con grande difficoltà, riescono ad entrare nel mondo del lavoro, con tutte le conseguenze del caso: incertezze nella sfera privata, mancanza di progettualità e crescita professionale, problemi nella maturazione della pensione. Saranno offerte consulenze (ovviamente gratuite) su sbocchi professionali, primi passi nella professione, contratti di formazione, assunzioni, tematiche amministrative, diritti e doveri, etc. Ricordiamo che lo “sportello” si affianca agli altri servizi già offerti dall’Ordine dei Medici di Milano agli iscritti, giovani e non: uno “sportello” di consulenza legale, uno di consulenza fiscale, uno dedicato alle pari opportunità e a Colleghe in gravidanza e puerperio, uno dedicato alla Continuità Assistenziale nonché uffici e Consiglieri esperti in tematiche ENPAM e previdenziali in genere, in tematiche proprie della Dirigenza Medica o della Medicina Convenzionata. Lo sportello dei Giovani Medici è attivo il martedì dalle 14,00 alle 16,00. Come per gli altri servizi offerti dall’Ordine di Milano, gli iscritti dovranno chiedere un appuntamento chiamando allo 02.86.47.11 o mandare un e-mail: info@omceomi.it.  Ricordiamo che la sede dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è a Milano in Via Lanzone n. 31.

SPORTELLO GIOVANI MEDICI

Per un Ordine sempre più vicino alle esigenze dei giovani colleghi


lunedì 14 maggio 2012

Per un Ordine sempre più vicino alle esigenze dei giovani colleghi

SPORTELLO GIOVANI MEDICI
Per un Ordine sempre più vicino alle esigenze dei giovani colleghi
Consapevoli delle difficoltà che i neo-laureati incontrano all’inizio della loro carriera professionale, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano ha deciso l’attivazione di uno “sportello” dedicato ai Giovani Medici. “Per un Ordine sempre più vicino alle esigenze dei giovani colleghi”, commenta Martino Trapani, a cui sarà affidata in via principale tale consulenza. . I giovani medici sono coloro che risentono più di altri della crisi contingente e che, con grande difficoltà, riescono ad entrare nel mondo del lavoro, con tutte le conseguenze del caso: incertezze nella sfera privata, mancanza di progettualità e crescita professionale, problemi nella maturazione della pensione. Saranno offerte consulenze (ovviamente gratuite) su sbocchi professionali, primi passi nella professione, contratti di formazione, assunzioni, tematiche amministrative, diritti e doveri, etc. Ricordiamo che lo “sportello” si affianca agli altri servizi già offerti dall’Ordine dei Medici di Milano agli iscritti, giovani e non: uno “sportello” di consulenza legale, uno di consulenza fiscale, uno dedicato alle pari opportunità e a Colleghe in gravidanza e puerperio, uno dedicato alla Continuità Assistenziale nonché uffici e Consiglieri esperti in tematiche ENPAM e previdenziali in genere, in tematiche proprie della Dirigenza Medica o della Medicina Convenzionata. Lo sportello dei Giovani Medici è attivo il martedì dalle 14,00 alle 16,00. Come per gli altri servizi offerti dall’Ordine di Milano, gli iscritti dovranno chiedere un appuntamento chiamando allo 02.86.47.11 o mandare un e-mail: info@omceomi.it.  Ricordiamo che la sede dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è a Milano in Via Lanzone n. 31.
http://www.omceomi.it/Home/BollettinoNewsletter/ArchivioNewsletter/2012_15/giovanimedici.aspx