di Sergio Nava
Uno spaccato inedito -per certi versi sorprendente – della nuova
emigrazione professionale italiana: le nuove statistiche Aire (Anagrafe
Italiani Residenti Estero) sui 20-40enni in uscita dall’Italia nel 2011
certificano il sorpasso delle regioni del Nord Italia su quelle del Sud,
almeno per quanto riguarda le “forze fresche” che emigrano. La crisi
sembra dunque incentivare soprattutto la fuga dei giovani
settentrionali, residenti nelle zone più produttive. Un segnale
allarmante.
La ricerca è stata diffusa dalla trasmissione “Giovani Talenti” di
Radio 24: lo scorso anno sono state Lombardia e Veneto le regioni dalle
quali sono emigrati più 20-40enni: 4.768 lombardi, 2.568 veneti. Solo al
terzo posto la Sicilia (2.418 espatri), seconda nel 2010 e primatista
nel decennio 2000-2010, seguita da Lazio (2.236) e Piemonte (2.197).
Sesta la Campania (1.909), poi l’Emilia-Romagna (1.770), la Puglia
(1.476), la Toscana (1.408) e la Calabria (1.181).
Il totale dei 20-40enni espatriati nel corso dell’anno solare è stato
invece pari a 27.616, in leggera crescita rispetto al 2010, quando il
dato toccò quota 27.246. È anche corretto precisare come si tratti di
statistiche ufficiali, redatte sulla base di chi effettivamente si
iscrive all’Aire (un obbligo di legge, dopo un anno all’estero).
Ufficiosamente però, è noto come almeno un giovane su due mantenga la
residenza in Italia, pur vivendo all’estero (soprattutto tra coloro che
sono rimasti all’interno dell’UE), per evitare lungaggini burocratiche. I
dati Aire sono quindi utili soprattutto per decifrare il fenomeno a
livello di campione, tenendo presente che -ufficiosamente- potrebbero
venire quantomeno raddoppiati: potremmo quindi stimare, più
realisticamente, un flusso in uscita dall’Italia pari a circa 60mila
20-40enni nel 2011, sostanzialmente in linea con gli anni precedenti.
A livello statistico. Emigrano più i giovani uomini rispetto alle
giovani donne: 15.569 contro 12.047, anche se nella fascia 20-30 anni lo
scarto e’ minimo, e tende ad accentuarsi nella fascia 30-40 anni (9298
uomini, contro 6753 donne). Le ventenni appaiono molto più mobili della
generazione che le ha precedute. Tra le destinazioni dell’espatrio
“under 40″ si conferma in cima agli approdi l’Europa (18.347 giovani
emigrati in altri Paesi del Continente), ed è in netta ascesa
l’emigrazione verso l’America Meridionale (4201), che stacca nettamente
quella verso l’America Centro-settentrionale (2653). Per Paesi, domina
la classifica degli espatri dei 20-40enni la Germania (3549 emigrati),
seguita dalla Gran Bretagna (3366) e dalla Svizzera (3118). Quinti gli
Stati Uniti (1821), seguiti dall’Argentina (1817). Anche il Brasile, con
1461 espatri, si conferma una destinazione interessante. Tiene
-nonostante la crisi- la Spagna (quinta tra le destinazioni europee,
dopo la Francia): nella “top five” dei Paesi extraeuropei figurano
Australia e Canada, nonostante le difficoltà per ottenere un visto di
residenza permanente.
La comunità dei 20-40enni rappresenta una fetta importante sul totale
degli espatriati dall’Italia, che nel 2011 ammontava -ufficialmente- a
60.635 unità: le classi più giovani e produttive rappresentano infatti
il 45,54% del totale. Circa uno su quattro (il 26,47%) ha tra i 30 e i
40 anni. Una perdita netta per il sistema-Paese. La statistica Aire
offre infine uno spaccato globale sul mondo dei nostri connazionali
all’estero, aggiornato al 31 dicembre 2011: ben 4.208.977. Quasi quanto
l’Emilia-Romagna. Se fossero una regione, sarebbero -per numero di
abitanti- l’ottava regione della Penisola.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-02/giovani-italiani-estero-fuga-190016.shtml?uuid=AbawF6HF&fromSearch
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