Come sarà la Medicina del Futuro? Potremo
trascendere davvero i limiti fisici e psico- relazionali e terapeutici
tra medico e paziente? E tra farmaco e sua somministrazione o tra
diagnostica ed utenza potranno esserci nuove modalità di esecuzione dei
protocolli terapeutici magari con scambio preciso in tempi istantanei di
trasmissione di parametri vitali la cui rapida acquisizione a volte può
fare la differenza nel salvare la nostra ed altrui vita?
L’argomento è talmente importante e socialmente rilevante che l’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS ha coniato il termine “Telemedicina”
cioè *erogazione di servizi sanitari quando la distanza è un fattore
critico e per cui è necessario da parte degli operatori adoperare
tecnologie informatiche e telecomunicative al fine di scambiare
informazioni utili alla diagnosi e al trattamento preventivo delle
malattie e per garantire flussi di informazioni continue agli erogatori
di prestazioni sanitarie supportando ricerca e valutazione della
terapie e cure necessarie*.
Telemedicina quindi non intesa come nuova
disciplina medica ma come nuova modalità di fare ciò da sempre espresso
in termini di assistenza e di cura al cittadino_ paziente Poiché la
telemedicina implica l’erogazione di una prestazione sanitaria siamo in
presenza di un sistema che pone al proprio centro il paziente ed il suo
stato di salute e contiene la presenza ed il coinvolgimento di operatori
sanitari ai quali, con diversa attribuzione, viene demandata la
gestione dell’erogazione delle stesse prestazioni. Tutto questo sarebbe
irrealizzabile senza tecnologie moderne di comunicazione_ trasmissione
di informazioni corrette, sicure e di qualità. La telemedicina oggi
comprende una vastissima area di applicazioni e ad usufruirne possono
essere diverse branche mediche dalla cardiologia alla pneumologia
dall’ortopedia all’ostetricia in comunione con neurologia, oncologia,
radiologia. I soggetti sanitari coinvolti in futuro saranno diverse
figure sanitarie come la guardia medica, il pronto soccorso le
ambulanze ed ambulatori con le case di cura; anche aziende e centri
sportivi, navi, scuole, istituti carcerari oltre che singoli pazienti
potranno usufruire di tale complesso sistema. La telemedicina nasce
quindi come servizio sociale di assistenza domiciliare permettendo
colloqui tra specialisti distanti, stimolandone condivisione delle
competenze e protocolli diagnostico-terapeutici, fornendo dell’intero
sistema assistenziale la gestione infrastrutturale di dati clinici
aggiornati in tempo reale. Verranno in tal modo raggiunti obiettivi
come la razionalizzazione economica nell’ impiego di risorse
specialistiche e conseguente estensione territoriale delle competenze
specialistiche con opportunità di formazione continua di personale
medico generico e infermieristico .Un risparmio di risorse economiche in
genere a carico paziente di non poco conto. La telemedicina in un
futuro prossimo porterà ad una ottimizzazione delle informazioni _dati
gestiti a livello applicativo finalizzata alla costituzione di banche
dati centralizzate per studi epidemiologici e statistici. La maggiore
uniformità del trattamento medico veicolato da un capillare. efficace
supporto applicativo per la gestione di protocolli omogenei e condivisi
condurrà ad una tracciabilità e monitoraggio degli eventi relativi al
paziente con aumento di efficacia dei sistemi di analisi e validazione
dei protocolli di trattamento utilizzati a livello locale, regionale,
nazionale; miglioramento continuo del servizio offerto e supporto alla
pianificazione e controllo degli investimenti effettuati e riduzione del
numero dei trasferimenti di pazienti cui necessiti una consulenza
identificando quei casi che richiedano cure chirurgiche o che presentino
lesioni progressive e una riduzione dei rischi legati al trasporto di
pazienti.
Ma una considerazione a parte la merita
una innovazione tecnologica assoluta costituita dal primo “Chip” in
grado di inoculare farmaci a distanza sperimentato con successo su
soggetti umani al MIT da due professori dell’istituto Robert Langer e
Michael Cima. Il chip contiene capsule di farmaci impiantato nel
paziente e in grado di rilasciare sostanze medicali nei modi e nei
tempi prescritti. I due medici già avevano annunciato una
sperimentazione di questo tipo ma l’effettivo test risale solo al 2011
quando a sette donne tra i sessantacinque-settanta anni sono stati
impiantati chips per il rilascio graduale di una medicina per combattere
l’osteoporosi per circa quattro mesi. Gli sperimentatori hanno rilevato
che gli impianti si sono rivelati affidabili ed alcuni pazienti hanno
persino dimenticato la percezione di averli Il
chip_farmaco_selettivo_iniettivo rappresenterà una innovazione utile in
primis per trattamenti di condizioni croniche con necessità di terapie
iniettive circadiane dove la adesione e il rispetto del trattamento è
molto importante in molti regimi farmacologici a volte assai difficile
da fare accettare ai pazienti non inclini alle terapie iniettive appunto
e gli sperimentatori come il Prof. Cima vedono nel nuovo chip una
risoluzione completa nell’automatismo dei trattamenti valutando che i
vantaggi dell’innovazione saranno enormi e favoriranno l’ingresso di una
nuova era. Il collega Langer ci dice che con l’utilizzo dei chips in
telemedicina si potranno controllare a distanza somministrazioni
farmaceutiche veicolandole secondo un ritmo regolare, inoculando inoltre
diverse sostanze terapeutiche con maggiore esattezza di dosaggio
rispetto alle iniezioni in modalità standard .Rischi per la sicurezza?
Come ogni trasmissione dati sarà necessario proteggere in modo efficace e
sicuro il sistema da remoto per eventuali malfunzionamenti o da azioni
di “intruders” che potrebbero procurare sospensioni anomale dei
trattamenti e possibili inoculazioni non volute di farmaci. La
Telemedicina quindi come ogni nuova scoperta_innovazione andrà quindi
sempre e con costanza evolutiva e nella ricerca medica, approfondita
ponderata, studiata, migliorata, protetta.
Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino
http://www.scienze-naturali.it/ricerca-scienza/la-telemedicina
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